Inaccettabile e pretestuosa la decisione di rinviare a gennaio l’erogazione della Carta al personale avente diritto
FLC CGIL Nazionale del 31/10/2025
La Carta docente per l’aggiornamento e la formazione del personale insegnante a due mesi dall’avvio dell’anno scolastico 2025/26 non è ancora utilizzabile e la sua attivazione potrebbe slittare addirittura a gennaio/febbraio del prossimo anno.
È quanto emerge da una dichiarazione della sottosegretaria di Stato al Ministero dell’istruzione e del merito, on. Paola Frassinetti, la quale -durante un question time in Parlamento- ha affermato che la Carta quest’anno potrà essere assegnata solo quando sarà individuata la platea dei docenti supplenti.
Questo perché il DL 127/2025, appena convertito in legge, ha esteso la platea dei beneficiari anche al personale docente con supplenza al 30 giugno, oltre che a quello con supplenza al 31 agosto e al personale educativo. Questa estensione -avvenuta a seguito delle tante vertenze legali avviate e vinte dal personale precario- secondo l’esponente governativa, richiederebbe “nuove tempistiche, perché la definizione dei beneficiari sarà possibile da gennaio di ogni anno, dopo aver individuato i supplenti fino a fine delle attività didattiche.”
Per la Flc Cgil la decisione di posticipare a gennaio l’erogazione della Carta è molto grave oltre che del tutto inammissibile.
È grave perché il personale docente che fin dall’inizio dell’anno scolastico ha già programmato le attività di aggiornamento, dovrà attendere gennaio 2025 -cioè a metà anno scolastico- per poter fruire della Carta che consente di sostenere le spese eventualmente necessarie per la formazione.
È inammissibile, perché risulta del tutto incomprensibile, come il MIM debba attendere gennaio per conoscere il numero dei nuovi beneficiari. Si tratta di un dato fin troppo noto che il Ministero conosce bene e che deriva dai posti per le immissioni in ruolo non coperti per assenza di candidati vincitori di concorso (circa 30.000), dai posti in deroga sul sostegno (altri 130.000 circa), dai posti per le supplenze su organico di fatto (circa 15.000). A questi vanno aggiunti circa 600 di posti per il personale educativo. Complessivamente circa 180.000 tra docenti supplenti ed educatori.
Ci si chiede: è mai possibile che il MIM debba attendere gennaio per conoscere questi dati e programmare la spesa conseguente?
Si conferma così nelle decisioni governative la poca considerazione nei confronti delle esigenze del personale, l’incapacità perfino di assicurare per tempo ai docenti un beneficio la cui consistenza è limitata ma comunque necessaria per sostenere la propria professionalità.
La scelta di differire a gennaio l’erogazione della Carta Docente rappresenta non solo un grave pregiudizio per decine di migliaia di docenti e personale educativo, ma rivela altresì una inammissibile incapacità gestionale.
Come Flc Cgil rivendichiamo il diritto del personale docente ed educativo a poter utilizzare immediatamente la Carta Docente.
