Il Piano Scuola adottato con Decreto Ministeriale del 7 agosto punta a garantire il collegamento in banda ultra larga di tutti i plessi scolastici delle scuole medie e superiori statali su tutto il territorio nazionale, nonché il collegamento di tutti i plessi delle scuole primarie e dell’infanzia statali ubicate nelle aree già interessate da interventi infrastrutturali, nell’ambito del Piano banda ultra larga del Ministero dello sviluppo economico, relativo alle cosiddette «aree bianche» (si tratta di quelle in cui non previsto nessun investimento privato per banda ultra larga nei prossimi tre anni). Le risorse disponibili, oltre 400 milioni di euro, provengono dal Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) relative al periodo 2014-2020.
Attraverso procedure ad evidenza pubblica sono stati affidati i seguenti servizi:
a. fornitura di infrastruttura fissa idonea a garantire servizi di connettività fino a 1 Gigabit/s in download e banda minima garantita pari a 100Mbit/s simmetrici
b. fornitura in opera di apparati di utente (CPE), compresa fornitura in opera dei cavi, tubi e materiali di posa di installazione e di cablaggio interno all’edificio
c. servizi di assistenza tecnica e manutenzione, sia a livello di infrastruttura, sia a livello di trasporto, sia di servizio end-to-end, garantiti per cinque anni
d. servizi di trasporto dati, compresa eventuale fornitura di apparati di trasporto, dalla scuola fino al nodo che offre il servizio di accesso, garantiti per cinque anni.
L’attuazione del Piano è affidata a Infratel Italia S.p.a., società in house del Ministero dello sviluppo economico.
Il Ministero dell’Istruzione con nota 9068 del 13 aprile 2021 del Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione, comunica che la gestione del Piano scuola avviene attraverso due modalità:
- le Regioni Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Umbria, Valle d’Aosta e la Provincia autonoma di Trento gestiscono direttamente le attività con le rispettive società in house;
- per tutte le altre regioni, Infratel Italia, tramite espletamento della relativa procedura di gara, ha affidato il servizio, suddiviso in 7 lotti, alle seguenti società: Fastweb (4 lotti: regioni Liguria, Piemonte, Lazio, Sardegna, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia), Tim (2 lotti: Toscana, Veneto, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia) e Intred (1 lotto: Lombardia). Le Regioni Liguria e Sardegna gestiscono, però, direttamente le azioni limitatamente alla fornitura del servizio di connettività a Internet
Sono previste 4 tipologie di interventi:
- tipologia A – scuole ad intervento pubblico diretto, raggiunte da fibra ottica realizzata o in corso di realizzazione nell’ambito di interventi pubblici
- tipologia B – scuole in prossimità di reti in fibra ottica realizzate (o in corso di realizzazione nel triennio) dagli operatori privati
- tipologia C – scuole con intervento pubblico in concessione, già raggiunte da fibra ottica realizzata o in corso di realizzazione da Open Fiber in regime di concessione
- tipologia D – scuole non dotate di infrastruttura idonea a garantire i requisiti del servizio di accesso a 1Gbit/s simmetrici.
Tutti gli interventi che non prevedono oneri per le istituzioni scolastiche, si concluderanno nel 2023.
Nelle prossime settimane i soggetti affidatari inizieranno a effettuare progressivamente i primi sopralluoghi sulla base dei rispettivi cronoprogrammi di lavoro. A tal fine la nota ministeriale raccomanda la massima collaborazione da parte delle istituzioni scolastiche. Gli uffici scolastici regionali sono altresì invitati a coordinare e facilitare il raccordo territoriale degli interventi programmati, anche per il tramite dei referenti regionali per il Piano nazionale per la scuola digitale (PNSD).
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